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Giornale del mese di febbraio 2018

ALDO INNOCENTI

Relazione Walking Italy febbraio 2018

Giorno 2

Cune e Oneta


CUNE: CHIESA DI S. BARTOLOMEO 2' IMMAGINE Cune sorge a 517 m. s.l.m. alle pendici del monte Bargiglio, in bella posizione panoramica: da antichi documenti siamo a conoscenza che un tempo il paese si trovava piu' in alto, dove ora si trova il Romitorio di S. Bartolomeo. L'attuale borgo compare nella documentazione ufficiale soltanto nel 1387. La sua Chiesa e' intitolata a S. Bartolomeo e al suo interno si conservano tele della Scuola del Marracci (sec. XVII), un dipinto su tavola di scuola toscana (sec. XV), un'edicola in marmo (sec. XVI) e una statua policroma in legno di S. Bartolomeo. Nei dintorni, oltre al Romitorio di S. Bartolomeo, la vetta del monte Bargiglio, chiamato l’occhio di Lucca per la sua posizione strategico militare, con i ruderi dell'antica torre. In localita' Catureglio l’antica Villa Mansi (oggi abitazione privata), residenza estiva della famiglia Mansi, conosciuta per la leggenda della perfida e bellissima Lucida, leggenda che rivive per le strade del capoluogo ogni anno nella notte di Halloween. 611 - CUNE


ONETA: CHIESA DI S. ILARIO 1' IMMAGINE Il primo documento, che attesti l’esistenza d' Oneta risale al 979, quando Jacopo il pievano di Decimo allivello' la pieve e tutti i suoi beni ( fra questi risulta anche Oneta) a un certo Roffridi. La chiesa del paese, dedicata a S. Ilario, ha avuto nel tempo diversi rimaneggiamenti; nell'interno si conserva una statua lignea di S. Cristina, un pregevole crocifisso in legno ed un calice dorato con piede esagonale. Nel centro del paese sorge un antico lavatoio coperto e due caratteristici oratori recentemente restaurati. Lungo il rio d'Oneta sono ancora visibili gli antichi mulini ad acqua ed il frantoio. 612 - ONETA


Giorno 9

Oratorio di San Bartolomeo


ORATORIO DI S. BARTOLOMEO A CUNE DI BORGO A MOZZANO L' Oratorio di San Bartolomeo si trova sopra l'abitato di Cune, frazione del Comune di Borgo a Mozzano, alle pendici occidentali del Monte Agliale. La zona dove si trova, contraddistinta da lecci (tra cui uno veramente maestoso) e siepi di bossolo, e' veramente affascinante: per arrivarci si percorre un corridoio vegetale formato da siepi di bossolo, quasi un tunnel, cui gli abitanti di Cune hanno dato il simpatico nome di Via dell’Amore. L'Oratorio si presenta con una semplice facciata, con una bella l’abside e con un campanile e' tozzo e massiccio, staccato dal complesso religioso, mentre la facciata e' semplice ma suggestiva. 1733 - ORATORIO di S. BARTOLOMEO


Giorno 14

Santonuovo e Campiglio di Quarrata


SANTONUOVO: CHIESA DI SAN GERMANO 1' IMMAGINE A Santonuovo , frazione del Comune di Quarrata, situata a meta' strada fra il capoluogo comunale e Casalguidi, si trova la chiesa di San Germano, la cui costruzione risale al 1785: prima di quell'anno, infatti, in loco vi era solo un piccolo oratorio intitolato a Santa Maria a Santonovo. Con la costruzione del nuovo edificio, intitolato a San Germano, Santonuovo si stacco' dalla Pieve di Montemagno, cui dipendeva, per divenire parrocchia autonoma. Davanti alla chiesa si trova la Villa Fattoria Poggi Banchieri, che risale al XVI secolo ed e' acquistata nel Seicento dalla omonima famiglia. Al Santonuovo si trova il lago che ha costituito lo svago domenicale e per la Pasquetta di intere generazioni. 1343 - SANTONUOVO


CAMPIGLIO DI QUARRATA: CHIESA DI SANTO STEFANO 2' IMMAGINE Campiglio di Quarrata e' una frazione del Comune di Quarrata posizionata su un colle che domina il corso del torrente Stella. La localita' e' citata per la prima volta nel 1132, quando la chiesa di Santo Stefano a Campiglio risulta dipendente dalla Pieve di Montemagno; e sotto la Pieve di Montemagno Campiglio rimase fino al 1839. La chiesa e' preceduta da un loggiato: a fianco della chiesa, sul lato sinistro della facciata, si trova la Compagnia. Internamente e' stata risistemata nel corso del XVII secolo. Tra i parroci che si sono avvicendati alla sua guida va ricordato Don Leopoldo Cosci, che resse la parrocchia dal 1895 al 1917, tipica figura di preti del passato dalla grande semplicita' e arguzia: il suo ricordo, le sue battute sono ancora ben vive nei ricordi degli abitanti della zona, tanto che la celebre frase Merda, disse il Cosci, e' divenuta talmente famosa da essere presa come sinonimo di cosa andata male. 1337 - CAMPIGLIO di Quarrata


Giorno 18

Lucciano e Buriano


LUCCIANO: CHIESA DI SANTO STEFANO 3' IMMAGINE Lucciano e' una frazione del comune di Quarrata situata sulle pendici del Montalbano, circondata da una bellissima campagna coltivata a vigne e olivi. Lucciano, gia' prima de Mille, fu sede di un fortilizio dei conti Cadolingi di Fucecchio. Nel XII secolo fece parte dei possedimenti dei Vescovi di Pistoia e successivamente passo' ai Panciatichi, che ne fecero una roccaforte. Nel 1268 il ghibellino Astancollo Panciatichi assali' e distrusse il castello di Lucciano: da allora il castello non fu piu' nominato. Nei pressi di Lucciano si trova la Villa Fattoria dei Conti Spalletti, nobile famiglia originaria del Canton Ticino: gli Spalletti acquistarono la Fattoria di Lucciano nel 1889. Nel 1897 la Contessa Gabriella Rasponi Spalletti creo' una scuola per insegnare alle donne della zona il lavoro del Filet: nel 1904 erano circa quattrocento le donne impegnate in questa attivita'. 1341 - LUCCIANO


BURIANO: CHIESA DI SAN MICHELE 3' IMMAGINE Buriano e' una frazione del comune di Quarrata, situata sul versante orientale del Montalbano, immerso nella tipica campagna toscana, formata da oliveti e agglomerati di case coloniche, chiamati castelli. Va ricordato che a Buriano e' nato il pittore Carlo Nannini, uno dei primi artisti futuristi toscani, che qui si rifugiava presso la zia per dedicarsi alla sua attivita', altrimenti osteggiata dalla madre. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Michele Arcangelo, e' stata risistemata e valorizzata grazie all'infaticabile opera del vecchio parroco Don Henny Innocenti, che l'ha retta dal 1951 fino al 14 novembre 2008, giorno della sua morte. Oltre alla collocazione di una imponente statua dell'Arcangelo Michele, presso la chiesa e' stata costruita una Via Crucis, le cui stazioni sono state dipinte da noti artisti contemporanei. 1340 - BURIANO


Giorno 21

Quercia di Pinocchio e Montecarlo


QUERCIA DELLE STREGHE 13 La grande Quercia , a cui, secondo la tradizione, s’ispiro' lo scrittore Carlo Lorenzini, detto Collodi, per farvi impiccare Pinocchio dal Gatto e la Volpe, si trova nei pressi del piccolo borgo di San Martino in Colle, nel Comune di Capannori, vicino al paese di Collodi. Il maestoso albero, noto anche come Quercia delle Streghe , ha piu' di seicento anni di vita: e' noto anche come la Quercia piu' bella d'Italia per la sua forma particolare, con i rami che si estendono in orizzontale piu' che in altezza. Infatti, ha la circonferenza del fusto di m. 4,50, l'altezza di 20 m. e la chioma che si estende per 38 m. 477 - QUERCIA di PINOCCHIO


COLLEGIATA DI S. ANDREA A MONTECARLO Situato a 163 m. s.l.m., su uno dei rilievi collinari che separano la piana di Lucca dalla Valdinievole, Montecarlo e' borgo d’antica origine che vanta monumenti di rilevante importanza come la Pieve di San Piero in Campo e la Parrocchiale di Sant’Andrea, al cui interno si venera l’affresco della Madonna del Soccorso (ritenuta la patrona del borgo dagli abitanti), e il cui alto campanile e' visibile da grande distanza. Gia' nel X secolo la collina dove fu fondata Montecarlo godeva di grande importanza strategica perché la sua posizione permetteva di dominare il passaggio dalla strozzatura che c’era fra il lago di Bientina e il padule di Fucecchio sull’importante Via Francigena. Il borgo di Montecarlo fu rifondato nel 1333 dai lucchesi, che gli dettero questo nome in onore di Carlo di Boemia, nipote dell’imperatore Arrigo VII, per gli aiuti ricevuti da Lucca nella guerra contro Firenze: fino ad allora il paese si chiamava Vivinaia. La zona che circonda il borgo e' ricca d’oliveti e vigneti; il vino di Montecarlo e' molto noto: il 13 agosto 1969 e' stata riconosciuta la denominazione d’origine controllata al vino Montecarlo Bianco, mentre il 1 ottobre 1985 e' avvenuto il riconoscimento della denominazione d’origine controllata al Montecarlo Rosso. 378 - MONTECARLO

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